Aprile 19, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Luca, un italiano alla conquista del Giappone

Oggi sulle pagine di PLANETSPIN introduciamo un nuovo amico, il suo nome è Luca Benvenuti e sicuramente in tanti avranno già capito di chi stiamo parlando.

Nella disciplina del trout area è un grande campione, lo dico senza falsa modestia perchè non è da tutti andare in Giappone e vincere contro chi ha ideato e concepito questa particolare tecnica di pesca.

Luca è il vincitore della NORIES CUP, una delle più importanti competizioni internazionali di questa specialità

A questo torneo hanno partecipato team provenienti da diverse nazioni e dopo una lunga selezione, è stato proprio Luca a spuntarla su tutti.

Ma ora lasciamo a lui la parola, ci racconterà la sua storia di pescatore e qualche importante commento sul trout area game.

Raccontaci brevemente la tua storia di pescatore e il tuo arrivo alla disciplina del trout area

La mia storia di pescatore iniziò molto presto, all’età di 6 anni fui portato da mio padre sul Ticino a lucci nel mese di gennaio, periodo non proprio indicato per un bambino della mia età. Dopo essermi congelato e aver combattuto con un fantastico pescione, iniziò la mia passione per la pesca.

Ho iniziato con il praticare lo spinning in cava, per poi passare al torrente e iniziare le prime gare.

Il mondo delle competizioni mi ha sempre attratto e affascinato, insegnandomi molto e facendomi crescere come pescatore.

Le gare che gravitavano attorno al mondo dello spinning in laghetto erano il circuito Rapala e successivamente il Daiwa.

Dal 2009 mi sono dedicato alla pesca al Black Bass, che mi ha subito colpito per le svariate tecniche che si potevano utilizzare per ingannare questo predatore e per il catch and release, argomento molto importante per la salvaguardia delle nostre acque. Dopo il primo anno di rodaggio, sono passato alle competizioni che faccio tutt’ora dalla barca a motore elettrico. Ho vinto diverse qualifiche, portando a casa nelle finali un 3° posto nel 2010 sul fiume Brenta un 4° posto nel 2015 al lago di Varese, e alla fine nel 2019 sempre al lago di Varese è arrivato il risultato tanto atteso, Campioni D’italia di Bass fishing categoria motore elettrico.

All’inizio del 2017 mi sono avvicinato al trout area, vedendo dei miei amici che già la praticavano, divertirsi molto. La cosa che ho trovato subito bella era il non toccare il pesce, ma slamarlo direttamente in acqua senza provocargli traumi eccessivi, e le molteplici tecniche che si potevano utilizzare. Sono partito con 3 canne e dopo un po di pratica, mi sono buttato nel mondo delle gare, iniziando con delle competizioni open organizzate dai vari negozianti per poi passare a delle gare monomarca dove il numero di agonisti era maggiore e anche le difficoltà. Ovviamente andando avanti il mio parco canne si è modificato ed è aumentato però sempre rimanendo fedele al marchio Favorite, che rappresento e sponsorizzo, grazie alla fiducia che mi è stata concessa dall’ azienda Old Captain che importa questo ottimo prodotto.

Nel 2019 presso il lago Troteria Giannini in toscana vinsi la qualifica per fa finale della Nories cup championship che si disputò in Giappone a casa degli inventori di questa disciplina.

La gara andò molto bene conquistando il primo posto e vincendo oltre al trofeo un ulteriore viaggio in Giappone per ora rimandato causa pandemia.

Quanto è stato utile appartenere ad un team per migliorare la propria tecnica ?

Il far parte di un team o di un club secondo me ha i suoi vantaggi, prima di tutto ci si può confrontare con altre persone che praticano la stessa tecnica ricevendo consigli utili. Organizzare pescate assieme per cercar di “rubare” segreti a chi è più bravo. Il condividere la propria passione con altri, migliora e accresce il nostro sapere soprattutto in una disciplina come la pesca dove nulla è scontato.

Io personalmente faccio parte del Team Old Captain ormai da più di 6 anni dove ho l’opportunità di utilizzare molti prodotti dei marchi più validi. Il nostro Team è formato da diversi ragazzi di regioni differenti, che praticano tecniche di pesca diverse, proprio per coprire al meglio tutto quello che il mercato della pesca ci offre dal fresh water al salt water.

Un consiglio a chi vorrebbe cimentarsi nella disciplina del trout area, ai neofiti

Un consiglio che posso dare a chi vorrebbe affacciarsi a questa tecnica, è di partire con una attrezzatura di base per iniziare a far pratica, provando le varie tipologie di esche da poter abbinare con le azioni delle canne e dei vari filati. Una volta capito le basi e fatto un buon settaggio, si può ampliare il parco canne, e successivamente provare a fare delle gare.

Un altro consiglio secondo me utile e di non farsi troppo prendere la mano, dalle follie del mercato, comprando quintali di esche

ma fare acquisti poco alla volta e mirati.

Evoluzione futura del trout area, cosa accadrà nei prossimi anni secondo te?

Per quanto mi riguarda la vedo come una disciplina in netta crescita, infatti è possibile iniziare a praticarla con budget limitati. La durata delle manifestazioni in se è molto contenuta, per cui da l’opportunità di cimentarsi in attività agonistiche anche a chi ha poca disponibilità di tempo. La presenza di tanti laghetti di piccole dimensioni soprattutto in centro Italia, darà l’opportunità a tanti agonisti di trota lago di convertirsi nel trout area, favorendo così l’aumento di nuovi praticanti.

E verosimile un domani campionati a livello femminile, visto la facilità con la quale è possibile praticare questa disciplina.

Dall’anno scorso la federazione ha iniziato a tastare il terreno organizzando la prima coppa Italia trout area

che ha riscosso un notevole successo. Con l’inizio del 2021 è stato messo in piedi un circuito completo, che va dalle selezioni per il campionato Italiano fino al raggiungimento del mondiale.

Ringrazio e saluto tutti gli amici di Planetspin!

Non ci resta che ringraziare Luca per la sua disponibilità e prima di lasciarci, vi consiglio di visualizzare qualche suo video trovato in rete, dove potremo capire di più sul suo modo di pescare e vivere la pesca.

Ecco un link alla sua pagina facebook per mettervi in contatto con lui (CLICCA QUI), e come sempre un saluto a tutti gli amici di PLANESTPIN!