Aprile 24, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Artificiali economici indispensabili, RAPTURE MAGNETO

Nuova rubrica per tutti gli amici di PLANETSPIN: introduciamo ed esaminiamo insieme, le esche artificiali che il mercato attuale propone

in quella fascia che chiameremo “economica” e che, soprattutto in questo periodo difficile per l’economia familiare, hanno un incidenza di minor importanza rispetto alla media e per questo da valutare in vista dei nostri acquisti.
 
Si ispirano ad esche commercializzate già da tempo da molte case produttrici
 
e che noi appassionati, diciamolo pure, anche un po’ malati e fanatici di questo settore, non possiamo resistere dalla voglia di provare e sperimentare in prima persona e quindi bene o male, li abbiamo acquistati un po’ tutti.
In genere si tratta di imitazioni di progetti già commercializzati, costati magari anni di studio e ricerca dalle grandi case del settore che le hanno ideati, sviluppati ed introdotti e per questo, non sono dei prodotti innovativi, ma li potremo anche definire dei cloni a cui sono state apportate delle piccole modifiche.
Senza andarci a complicare la vita in un discorso in cui ci sarebbe molto da dire, oggi tratteremo di un’esca artificiale che in qualche modo è risultata in parte diversa dal progetto originale (SHORE LINE – SALTIGA della DAIWA) e che potrà essere anche un alternativa a quest’ultima, in quanto presenta delle caratteristiche di nuoto simili, ma di tutto rispetto.
Stiamo parlando della serie MAGNETO della RAPTURE.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Casa Produttrice: Rapture
Nome: Magneto
Lunghezza: 170 mm
Peso: 32 gr
Azione: Slow Sinking
Profondità di azione: 0 – 0.5 m
Ancorette: 3 x WMC

 

La casa produttrice, indica questa esca per un utilizzo in mare per la sua efficacia verso tutti i predatori costieri: dalla Spigola al pesce Serra, passando per il Barracuda ecc.. Ideale per le raggiungere grosse distanze, grazie al peso mobile magnetico interno. Viene realizzato in due diverse misure, rispettivamente 145 e 170 mm.

AL TEST
Appena sfornati dalla confezione, queste esche rispecchiano la presentazione fotografica già vista in rete e sul catalogo e appaiono molto accattivanti sia le colorazioni che le forme (anche se ritraggono linee già viste).
Andiamo alla bilancia, il peso rilevato è 30 grammi (invece dei 32 riportati sulla confezione), di cui 5 sono occupati dalla mole delle ancorette ed anellini.

 
La paletta di testa è piccola e ben salda alla struttura, dovrebbe tenere bene agli urti accidentali.
 
Occhio realistico ben proporzionato e collocato nell’opportuna sede. Verniciatura discreta, si rilevano delle piccole imperfezioni, come di piccoli puntini sulla resina. Rifiniture minimali.
Punto cruciale le ancorette, anche se si tratta di una serie adatta all’utilizzo saltwater e prodotte dalla VMC, non credo abbiano bisogno di un test con un pesce importante, visto che le ho sostituite molto presto…
 

AL LANCIO
Buona la distanza raggiunta, sarebbe ovvio fare dei paragoni con il diretto interessato da cui il MAGNETO ha trovato ispirazione, per cui diciamo che la differenza c’è e si nota, ma tutto sommato si riescono a fare tranquillamente una quarantina di metri con poco sforzo. Anche in condizione di vento laterale e frontale, si riesce a lanciare con efficacia, seguendo una traettoria ben definita, senza sfarfalii e senza rotazioni accidentali.

AL RECUPERO
Una caratteristica che non può passare inosservata.

 
E’ buona la sua combinazione rolling-wobbling, anche con un recupero lento e lineare
 
, questa imitazione di pesce foraggio, prende vita e riesce ad attrarre ed essere efficace anche i predatori che molte volte si limitano ad inseguire senza mai decidersi ad attaccare altre esche. Con richiami veloci, stop e jerkate secche, andremo a personalizzare l’azione di recupero, ravvivando il nostro jerk e richiamando, magari i predatori che si trovano più distanti, sfruttando anche i vistosi flash e bagliori che questa esca riesce ad emettere in condizioni di luce. Buone le vibrazioni e lo spostamento d’acqua emesso, dovuto soprattutto alla sua mole ed utile per la pesca in acqua torbida o di notte. Per i recuperi veloci, sovente capita che schizzi fuori dall’acqua, per cui è consigliato un recupero a canna relativamente bassa.
Buona anche la tenuta della corrente, un po meno in condizioni di mare molto mosso.
Non è un campione nella pesca da punti alti, come le scogliere o i moli, ma se la cava in modo discreto, entrando in pesca fino agli ultimi 5, 6 metri del recupero.
In definitiva, si tratta di un’esca che non definirei ad azione slow sinking (ad affondamento lento), ma molto vicina al suspending, ovvero al restare sospesa alla profondità di nuoto cui naviga, ovvero dai 50 ai 70 cm, anche in relazione all’angolazione della nostra canna e velocità di recupero.

PREGI E DIFETTI
Tra i lati migliori, possiamo elencare la tenuta della paletta di testa ed il suo prezzo, che fanno passare in secondo piano tante pecche, allo stesso modo presenti anche in esche di fascia di prezzo superiore.
Sicuramente ci sono diversi punti da migliorare, uno su tutti la tenuta della verniciatura, che tende a scalfirsi con molta facilità.

PESISTICA INTERNA
Non esiste nessun peso mobile magnetico, ma solo un peso mobile, anzi due, che scorrono su due distinti binari metallici, uno più piccolo, verso la coda e uno più grande, nella parte ventrale. Un elemento che non poteva passare inosservato per noi “LURE FANATICS”.

IN CONCLUSIONE
Il RAPTURE MAGNETO, se non ci fosse, sarebbe stato il caso di inventarlo, visto che il rapporto qualità prezzo è ottimo.

 
Con poco più di 6 euro ci portiamo a casa un esca tutto sommata valida, paragonata agli oltre 20 cui viene commercializzata la sua ispiratrice DAIWA,
 
a cui non andrebbe chiesto di abbassare i prezzi, ma almeno non favorirne l’aumento ingiustificato di anno in anno.
In conclusione, credo sia un esca che vada anche molto bene per i neofiti, in quanto con poca spesa riusciranno a fare un piccolo “parco esche”, o magari potrebbe essere uno di quegli artificiali da sacrificare quando siamo in pesca in spot dove è molto facile rischiare la perdita accidentale, incagliando su rocce o fondale.
 
Per il momento è tutto, appuntamento al prossimo test! Un saluto a tutti gli amici di PLANESTPIN!