Marzo 29, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Le esche per lo spinning in mare

Per chi inizia è normale, si entra in un negozio, si guarda lo scafale delle esche e ci si chiede e ora cosa compro?

Cerchiamo di capire quali sono le principali esche artificiali e come scegliere nel modo più opportuno.Ovunque possiamo trovare diverse esche per diverse tipologie, vediamole analiticamente.

MINNOW: sono Forse l’esca principale perchè riesce a coprire la stragrande maggioranza delle situazioni di pesca. Sono i classici pesciolini finti che grazie alla loro paletta, appena recuperati scodinzolano in modo più o meno accentuato.

E’ proprio la loro paletta che ci è d’aiuto nell’intuire il loro affondamento. Piccole palette si traducono spesso in affondamenti limitati.

In tal senso è importante anche l’inclinazione della paletta stessa, tendenti al “verticale” faranno scendere poco la nostra esca, tendenti all’orizzontale al contrario, produrrà maggiore resistenza all’acqua causando affondamenti più importanti.Alcune esche non hanno una vera e propria paletta ma si comportano in modo simile. Il movimento viene mpresso dal muso tagliato in obliquo. Queste sono principalmente le esche che scendono di meno.

Esistono modelli affondanti e galleggianti, ciò è evidente, si riferisce a quello che succede all’esca se non recuperata. Gli affondanti sono spesso più pesanti e garantiscono lanci appena più lunghi, spesso tengono meglio la corrente e sono d’aiuto del caso si stia pescando dall’alto.

Nella foto si possono notare le differenze: i primi scendono poco fino ad arrivare alle esche con affondamento maggiore.

Esistono anche modelli snodati in due o più pezzi, i quali producono un gran numero di vibrazioni. Sono esche che nelle giuste condizioni possono fare la differenza, spesso non si lanciano bene a causa del loro peso, ma quasi sempre bastano pochi metri per avere l’attacco, sopratutto se cerchiamo la spigola, predatore particolarmente attratto da questa tipologia di artificiali.

Personalmente preferisco i modelli appena affondanti perché si prestano meglio ad un recupero lentissimo scendono poco sotto il pelo d’acqua per via della paletta quasi verticale.

POPPER: sono esche di superficie, ciò vuol dire che non affondano ad eccezione di qualche modello che recuperato in un determinato modo può scendere di qualche centimetro.

Il movimento principale è quello appunto delle popperate cioè colpi più o meno decisi con la canna, il risultato saranno dei vistosi schizzi in superficie.

 

Alcuni esempi di diverso tipo, misura e colore.

WALKIN’ THE DOG (WTD): anche queste sono esche di superficie, se recuperati “vengono dritti” e non hanno nessun movimento. E’ il pescatore che da il classico movimento ad “S” o “V” con piccoli colpetti di cimino. Inizialmente è forse l’esca più difficile da utilizzare ma con un pò di pratica risulta semplice e divertente, sono esche che in determinate situazioni sono micidiali.

ESCHE SILICONICHE: le esche in silicone, da molto tempo utilizzate in acque interne, possono essere utilizzate in mare con ottimi risultati. Impossibile elencare i diversi tipi, considerata la vasta scelta presente nel mercato.

Molte di queste sono troppo leggere, per cui vengono armate con una testina piombata. Altri preferiscono montare i siliconi con montature derivanti dalla pesca al black bass, ad esempio col metodo Texas, soluzioni che personalmente non amo.

 

Con queste esche si può insidiare di tutto, ma sicuramente trova il suo principale utilizzo nella ricerca della spigola.

JIG DRESSATI: i jigs sono esche semplici quanto catturanti. Consistono semplicemente in una testina piombata rivestita con peli naturali o sintetici. Spesso possono fare la differenza negli strati d’acqua più profondi, dove con le altre che non riusciamo ad arrivare. Possono essere recuperati in ogni modo, non esiste alcuna regola, veloce piano, dritto, colpi lenti e lunghi, corti e veloci ecc…

CUCCHIAINI ONDULANTI: è sicuramente una delle prime esche artificiali inventate. Anche qua libero spazio alla fantasia nel recupero. Il loro movimento è appunto ondulante, cioè se recuperato in modo lineare scodinzola producendo vistosi bagliori. Ottima esca in quanto si lancia particolarmente bene in condizioni di forte vento e riesce a rimanere in pesca in tutte quelle situazioni dove molte altre esche trovano difficoltà.

SKIPPING LURE: sono esche di superficie solitamente affondanti. Il loro utilizzo è basato su un recupero veloce in modo tale da farlo spiattellare sulla superficie con sbandate a destra e sinistra, Molto efficaci con predatori come lampuga leccia, e pesce serra.

Dopo aver visto in sintesi le diverse tipologie come facciamo a scegliere?

Spesso chi inizia è attratto da esche con un “bel movimento” e bei colori, ed acquista più modelli dello stesso artificiale, magari diverso solo nel colore. Io sconsiglio vivamente questo tipo di scelta in quanto i nostri acquisti devono essere ben ponderati, al fine di riuscire a coprire il maggior numero di situazioni possibili. E’ giusto quindi a mio avviso, avere tutti o quasi le tipologie di esche. Quando il predatore attacca a galla difficilmente riusciremo ad ingannarlo con un minnow palettone, anche se di questo ne abbiamo 10 di colore diverso. Questo è un esempio limite per capire cosa intendo dire.

La scelta del colore è la cosa più personale, non esiste, infatti, nessuna regola e legge. Si dice sia preferibile utilizzare esche di colore naturale con acque chiare e giornate luminose, colori vivaci e di fantasia in acque torbide, ma anche in questo caso sono tante, fin troppe le catture che dimostrerebbero il contrario. Per cui lasciamoci tentare dai nostri gusti personali e col tempo poi si potrà scegliere in base alla nostra esperienza.

Il recupero delle esche è una cosa non facile da spiegare, perché bisognerebbe dedicare un articolo solo per ogni esca e per ogni situazione, e anche in questo caso non si riuscirebbe a descrivere una cosa certa e condivisa da tutti. Di sicuro non c’e’ nessuna regola e il pescatore può imprimere all’artificiale il movimento che ritiene più opportuno. Ci troveremo a recuperare un cucchiaino come uno skipping lure o un popper come un WTD, due piccoli esempi per far capire il potenziale di ogni esca.