Aprile 19, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Bent Minnow OSP, l’originale esca ricurva

Il Bent minnow è un esca artificiale prodotta dalla O.S.P. ideata per la pesca a spinning al black bass, ma che trova ampio margine di utilizzo anche in ambienti salati.

La ditta nipponica ha pensato bene di proporre anche delle colorazioni SW per il modello più grande (106 – 130 mm).

Il progetto nasce dall’idea di simulare un pesce ferito, morente, che tende a svolgere la sua azione di nuoto, a stretto contatto con la superficie dell’acqua.

Il suo nome “bent” deriva dall’inglese e significa “piegato”, come la sua forma ben rappresenta.

Sul mercato è un artificiale innovativo per il suo genere, ma andiamo a definire meglio le sue caratteristiche.

CARATTERISTICHE
Viene prodotto in tre dimensioni: 76 (novità del 2011), 86, 106 e 130 mm di lunghezza, rispettivamente 4.3, 6 e 10.5 grammi di peso, tutti galleggianti (Floating). Su molti siti è definito uno top water jerkbait, in effetti non è errato, ma la casa nipponica ha coniato per questo artificiale il termine BENTBAIT, anche per meglio identificare la sua eccezionalità.

Si tratta essenzialmente di un top water lipless (esca sprovvista di paletta di testa) che esprime il meglio delle sue potenzialità con dei continui colpi laterali della canna (jerkate) impresse in fase di recupero.

Il corpo è realizzato in materiale plastico (rigido) di buona qualità e le due ancorette sono posizionate in punti strategici, infatti una è nella classica posizione di coda, mentre l’altra si trova nella parte ventrale, dal lato interno del corpo in piega.

AZIONE e RECUPERO
Come ci suggerisce la dettagliata scheda che si trova sul sito ufficiale O.S.P. possiamo creare con il Bent Minnow, almeno 4 modi diversi di recupero, per cui:

– dead sticking: L’esca in superficie mossa con qualche leggero colpo di canna produce dei cerchi che attirano l’attenzione dei predatori. Dando questi colpetti di canna l’esca affonderà leggermente, lasciatela risalire e poi lasciatela ferma in superficie, l’azione morente che ne otterrete sarà letale.

– soft twitch: Ripetendo le twitchate intervallate da qualche pausa, si può riprodurre un piccolo pesce che caccia a galla degli insetti.

– continuos twitch: Questa azione riproduce pesci foraggio che provano a scappare ai predatori saltando fuori dalla superficie. Nessun predatore può ignorare questa azione che solo il Bent Minnow è in grado di produrre.

– Simple: L’azione di rollio prodotta dal recupero regolare imita alla perfezione l’ondulazione debole dei pesci foraggio esausti dalla frega.
In fase di recupero, possiamo anche alternare e miscelare tutte queste tecniche, creandone sempre nuove e stimolando in questo modo i predatori, non facendoli abituare alle vibrazioni emesse.

Le curate forme, l’ottima realizzazione della colorazione, associate ad un recupero sapiente, trasmettono un incredibile somiglianza ad un pescetto vero

che è capace di trarre in inganno anche i predatori più diffidenti.
Fate attenzione anche agli uccelli predatori che pur avendo una vista ben 8 volte migliore di quella degli uomini, cadono su questa esca con molta facilità…

LA PROVA IN PESCA
Durante il mio personale utilizzo in mare, posso affermare di essere un esca da utilizzare nei momenti di pausa predatoria, ovvero, capita nelle nostre pescate di avere dei momenti in cui non sembra esserci attività dei pesci. In questi casi, la utilizzo per diversi motivi: principalmente, perché essendo poco invasiva e rumorosa, lascia che il nostro spot “riposi” dai continui lanci fragorosi di altri artificiali, inoltre essendo un esca che funziona anche da ferma o con pochissima velocità di recupero, potremo anche riprendere energie e riposarci.

PREDATORI e SPOT di pesca
I bass sembrano gradire soprattutto le misure più piccole, invece, passando al lato “mare”, la versione da 106 mm è micidiale per i barracuda, soprattutto da quelli che tendono a inseguire senza mai decidersi ad attaccare le altre esche.

Possiamo tranquillamente utilizzarla anche per il pesce serra e spigola, soprattutto nelle calme acque dell’interno dei porti, dove non abbiamo la necessità di raggiungere grosse distanze.

Quest’ultimo è un po’ un lato negativo di questa esca, dovuto non tanto alla sua forma, ma principalmente al suo peso…

ma chissà che non arrivi prossimamente un modello più performante.
Per quanto riguarda gli ambienti di pesca, credo sia un’esca da utilizzare in tutti i nostri spot, a partire dall’interno dei fiumi in cerca di spigole, ma anche per la pesca dalla barca, dove ho fatto delle prove lanciando sulle mangianze o calandola in acqua e recuperata dopo essermi spostato con la barca.

In conclusione, pesco con il Bent Minnow perché ritengo sia un’esca con delle potenzialità incredibili, ma soprattutto perché ho la possibilità di personalizzare tutte le fasi del recupero, per dirla tutta… consigliata. Un saluto a tutti gli amici di PLANETSPIN!