Maggio 18, 2025

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Il primo serra a spinning in mare della stagione, perchè ho catturato e gli altri no

Ecco, dopo esserci tolti dalle palle i soliti che non cercano altro se non  di sapere il posto e l’esca, andiamo avanti pochi di noi, gli irriducibili  dello spinning. Quelli del terzo tempo.

Il pesce serra è stato catturato alla foce del Garigliano con un aguglia snodata (originale o clone non cambia niente).

Ecco, dopo esserci tolti dalle palle i soliti che non cercano altro se non  di sapere il posto e l’esca, andiamo avanti pochi di noi, gli irriducibili  dello spinning. Quelli del terzo tempo.

Dovete sapere che c’era il pretesto di partecipare ad un incontro con il maestro PG e poi si era deciso di fare un salto a mare a fare due lanci con degli amici che si erano sparati oltre 200 km pur di pescare. E che fai, non li accontenti? E così tra un detto e un fatto, ci ritroviamo a pesca in foce.

Lo spot lo conosco da tanti anni. Non appena sceso dall’auto noto con grande piacere poche persone, tra cui un pescatore che mi riconosce, forse dai social, e che con grande piacere mi confida che da giorni non si muove un pesce… ma su questo poi ci ritorniamo.

La prima cosa che si fa, oltre quelle che sono le previsioni meteo marine, appena arrivati sul posto si vede lo stato del mare, il vento e soprattutto se c’è attività di pesce.

Dobbiamo sempre buttare uno sguardo e una parola ai pescatori locali, per capire, soprattutto se non ci andiamo da tempo, cosa stanno facendo e cosa potremo fare. Ci saranno quelli che si girano dall’altro lato, che a stento salutano, ma concentriamoci sugli attivi e sui socievoli.

Stanno pescando con il grongo a galla a serra e c’è qualche spinner che di tanto in tanto skippa un top water. Spigolari niente.

Decido di puntare sul serra fin quando c’è luce e poi di notte passerò alla spigola. Inizio facendo qualche lancio con esche al limite del lure weight della mia canna, spostandomi sulla punta estrema della piccola scogliera a ridosso della foce. I serra li vedo, spostati tanto lontano dalla foce, fuori portata, ma di tanto in tanto qualcosa si avvicina.

Nel frattempo un amico pescatore cattura una spigolotta con un piccolo minnow. Ecco, come al solito non ci ho capito na mazza (penso), o sarà stata una cattura casuale? Bho… lo scopriremo.

Fino ad allora avevo pescato a piede asciutto, mi metto i waders per recuperare 10 metri di lancio e mi spingo sulla destra della foce, su una sorta di baietta a ridosso di una cala, che mi porta altri 3 metri. Fondamentali.

Vedo distintamente qualche salto di cefalo e ci lancio sopra. Bam. Appena arrivo sulla strike zone, sento la botta, pesce in canna.

Recupero costante a frizione tarata al 60% a canna bassa e limito al massimo i salti. Ne vedo giusto due… Pesce a terra. Foto di rito e si ritorna in pesca.

Torno per un momento al nuovo amico locale che mi diceva che non si vedevano pesci. Io li ho visti, sarà stato un caso o magari bisogna saperli vedere? Tuttavia anche lui ad un certo punto ha avuto una tocca, e quindi non era uno sprovveduto, forse davvero fino ad allora non si vedevano…

Passano i minuti, cala il sole e provo a spigole con qualche gomma, ma almeno per me, nessuna tocca, niente di niente, si lancia e si spera fino alla fine (10 di notte, circa).

Io credo che nelle nostre uscite, abbiamo quasi sempre la nostra chance (anzi tolgo il quasi).

Il fatto è che se non lanciamo in continuazione, le probabilità si riducono, inoltre non sappiamo mai a quale lancio ci sarà la nostra occasione. Mai. Ci possiamo avvicinare quando vediamo attività a galla o quando altri pescatori catturano, ma mai sapremo quando la nostra ruota girerà, ma credetemi che se usate esche giuste, recuperi giusti, finali giusti, moschettoni giusti, fili, canne ecc… prima o poi tocca a noi. Quali sono quelli giusti? Ma segui planetspin? E allora lo devi sapere già, il canale youtube PLANETSPIN FISHING può essere una tua fonte di ispirazione. Se vuoi.

A questo punto della storia siamo giunti davvero in pochi. Ma sono quelli che aspettano che io parli del titolo di questo testo: perchè io ho catturato e altri no?

La fortuna! Dirà il solito (e non capisco come mai sia arrivato a questo punto del testo). Ed io dico: SI!!! Anche, ma non solo, aggiungerei.

Vedendo come pescavano altri amici, era ovvio che non tutti avessero le stesse possibilità.
C’era chi aveva una canna troppo “da spigola” e non ha tentato e non poteva tentare di arrivare lontano dove c’era possibilità che girasse un serra. Stesso discorso per chi aveva una canna troppo light per esche più pesanti, le uniche che ti permettevano di arrivare li.
E’ vero io avevo una 7-28 grammi, pescavo sopra al Lure W. limite della canna, e pescavo con un esca che ne pesa 34, ma io conosco bene il limite di questo attrezzo e so che non frustando il lancio, accompagnando la gittata, usando un mulo adeguato e un filo giusto, posso arrivare anche a 40g.

Perché gli altri non hanno catturato?

Perché io ho usato qualcosa che i pesci ancora non hanno compreso a pieno sia una finzione, si muove, emette vibrazioni nuove e ha una somiglianza realistica verso quello che è il target principale, l’aguglia.
I pesci non erano in attività frenetica, non mangiavano a galla su recuperi veloci (da questo si scartano tutti i top water da skippare) e quindi con un recupero lento e lineare avrei avuto una chance maggiore. Sono percentuali, ma sono i dettagli che fanno la differenza. Potrei dire anche il colore, utilizzando livree naturali si ha sempre più potere attrattivo soprattutto con la luce. Altri usavano la stessa esca ma di colori differenti.

Ho visto usare gomme e altra roba che in quel contesto non aveva senso per me, soprattutto con quel mare troppo calmo. Lì, la spigola, o la cerchi in interno fiume, tra la foce e i 200 metri a salire, o in mare aperto serve la risacca, altrimenti, almeno per me, ripeto, non ha senso.

Ho visto altre cose che secondo me non vanno, moschettoni (snap) grossolani, lanci corti, esche non adatte, ripeto nuovamente l’esca è fondamentale.

Non mi stancherò mai di dirlo, una volta che conosciamo lo spot, le condizioni meteo marine, il target, bastano 3 esche.

Buone, non comprate monnezza, non vi caricate di decine di esche e roba che non avete nemmeno il tempo di usare e provare. All’inizio, ripeto, servono 3 esche, se non conoscete lo spot arrivate a 6 (vedetevi il video che ho già fatto) ma non fate esperimenti folli, altrimenti sarete i prossimi a dire… lo spinning è difficile, lo spinning non funziona… lo spinning…

Grazie amici del terzo tempo. Alla prossima avventura.

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