Settembre 3, 2025

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Il primo serra… non si scorda mai

Scrivere di spinning e riuscire a trasmettere tutta la passione che si cela dietro questa tecnica non è mai semplice.

Viviamo in un’epoca in cui la lettura è stata spesso sostituita da forme di comunicazione più veloci, ma il bisogno di raccontare e condividere resta vivo.

Dopo l’interesse che hanno suscitato i manuali pubblicati negli scorsi anni, ho sentito l’urgenza di dare continuità a questo progetto che porto avanti da oltre vent’anni: PLANETSPIN. Un percorso nato per diffondere la cultura della pesca sportiva, utilizzando ogni mezzo possibile, dalla carta stampata al web, dai video ai raduni sul territorio.

In questa foto sopra, scattata una ventina di anni fa, sono sempre io, qualche capello in più, ma sempre con la stessa passione per questa disciplina, lo spinning e la pesca.

La prima cattura a spinning in mare: emozioni e segreti di un percorso unico

Il pescatore moderno si trova davanti sfide nuove. Gli spot cambiano, le abitudini dei pesci si trasformano, il clima influisce pesantemente sulle sessioni di pesca e persino le specie che incontriamo oggi non sono sempre le stesse di un tempo. Se non si hanno le giuste chiavi di lettura, il rischio di lasciar perdere dopo una serie di uscite infruttuose diventa concreto.

È proprio in questi momenti che il dubbio si fa strada: sto sbagliando tutto?

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La magia della prima cattura

Ci sono esperienze che segnano per sempre. La prima cattura a spinning è una di quelle. È un evento che rappresenta una svolta, un punto di non ritorno: prima c’è un percorso fatto di errori, paure, tentativi falliti, dubbi e speranze. Poi arriva quel momento tanto atteso, lo strike che cambia tutto. La consapevolezza di poter riuscire si fa concreta, e da lì inizia una nuova vita da pescatori.

Non è facile resistere a settimane, mesi o addirittura stagioni intere senza vedere un risultato.

Lo spinning in mare sa essere crudele se non si possiedono gli strumenti giusti, sia tecnici che psicologici. Ma è proprio quella costanza, quella determinazione che forgia i pescatori veri.

Proprio come accade con le storie d’amore che segnano la nostra vita, anche nella pesca ci sono momenti che restano scolpiti nel cuore. La prima cattura è come il primo amore: non si dimentica mai. Forse perché rappresenta un punto di svolta, un confine netto tra il prima e il dopo. Prima ci sono attese, errori, speranze e delusioni; dopo, c’è la consapevolezza di avercela fatta, una rinascita che cambia il nostro modo di vivere il mare.

La scintilla che ha cambiato tutto

Il percorso per arrivarci, però, non è semplice. La pesca a spinning in mare mette alla prova costanza, resistenza e determinazione. C’è chi incontra presto il suo primo strike, chi deve attendere mesi, chi addirittura non lo vive mai. Per me, quel momento è stato l’inizio di una nuova storia.

Avevo lasciato alle spalle oltre vent’anni di acqua dolce, cresciuto tra fiumi e laghi al fianco di mio padre.
Poi, un episodio casuale mi ha spinto verso il mare: un’uscita insieme al mio amico Ciccio, già esperto spinner, nei pressi di una foce salernitana. Quel giorno stavo recuperando una piccola aguglia pescata con bombarda, quando improvvisamente l’acqua si aprì dietro di lei e un predatore gigantesco la divorò in un solo boccone. Una scena da cartone animato, viva e reale davanti ai miei occhi.

Fu la scintilla. Il giorno dopo ero già in pesca con la mia nuova attrezzatura, deciso a inseguire quel misterioso pesce che poteva essere una grossa leccia o un serra. Ma la realtà non era affatto semplice. Uscita dopo uscita, lancio dopo lancio, mi scontravo con l’inevitabile serie di cappotti.

La delusione cresceva, le energie calavano e, senza i giusti riferimenti, era difficile capire cosa stessi sbagliando.

Un mondo di conoscenza nascosto nel mare

All’epoca mancavano video, riviste o tutorial su cui studiare. Solo grazie ad uno dei pochi forum online, iniziai a scoprire il valore dei dettagli: l’importanza degli orari, del mare mosso, delle condizioni post mareggiata e delle esche giuste. Fu allora che mi resi conto che la perseveranza da sola non basta: serve conoscenza.

Il mio giorno arrivò in un’alba di settembre, con il mare ancora gonfio dopo la scaduta. In mano un darter, l’esca perfetta per quelle condizioni. Quella mattina non arrivò solo uno strike, ma ben tre serra che finirono nel mio guadino, regalandoci un incontro che cambiò per sempre il mio modo di vivere il mare. Da lì iniziò un nuovo cammino, fatto di emozioni, sfide e scoperte.

Questa che hai letto è solo la prima parte della mia storia. Se vuoi scoprire la seconda parte e approfondire tutto ciò che riguarda lo spinning in mare, con consigli tecnici e strategie pratiche, puoi leggere il manuale completo disponibile su Amazon, sia in formato cartaceo che ebook.

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Grazie a tutti e buona continuazione sulle pagine di PLANETSPIN!