Ottobre 11, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

CATCH and RELEASE nella pesca. Etica, sportività e orrori sui social

In questo articolo parliamo del rilascio della preda, del catch and release e del cattivo costume della pubblicazione di alcune tipologie di foto e video (di catture) sui social.

In questo articolo parliamo del rilascio della preda, del catch and release e del cattivo costume della pubblicazione di alcune tipologie di foto e video (di catture) sui social.

Ma facciamo un passo indietro, cosa è oggi giorno il catch and release e quale rapporto gioca con la condivisione social?

La pesca sportiva è un’attività molto popolare in tutto il mondo, praticata da milioni di persone appassionate degli sport acquatici e dell’ambiente naturale. Tuttavia, l’aumento della pressione sulla fauna ittica ha portato alla necessità di adottare pratiche di pesca sostenibili. Tra queste, il “catch and release” (cattura e rilascia) è diventato un concetto fondamentale per preservare le specie ittiche e promuovere la sostenibilità degli ecosistemi acquatici.

Cos’è il Catch and Release?
Il catch and release è una pratica in cui i pescatori catturano un pesce e lo rilasciano immediatamente dopo, senza intenzione di conservarlo per il consumo. L’obiettivo principale è quello di garantire la sopravvivenza del pesce e consentirgli di riprodursi per mantenere la popolazione stabile nel tempo.

Questa pratica si basa sull’idea che la pesca sportiva non debba danneggiare gli ecosistemi acquatici, ma piuttosto contribuire alla conservazione delle specie.

Il catch and release permette ai pescatori di godere dell’esperienza di catturare un pesce senza compromettere la sopravvivenza della specie. Rilasciando il pesce, si aumenta la probabilità che possa riprodursi e contribuire alla continuità della popolazione. Ciò è particolarmente importante per le specie ittiche vulnerabili o in via di estinzione.

Sostenibilità degli ecosistemi acquatici
Il mantenimento di popolazioni di pesce sane è essenziale per gli ecosistemi acquatici. I pesci svolgono un ruolo fondamentale nella catena alimentare, regolando la quantità di prede e predatori presenti in un determinato ambiente. Il catch and release aiuta a mantenere un equilibrio naturale, evitando sovra sfruttamento e squilibri ecologici.

La pratica del catch and release richiede abilità specifiche da parte dei pescatori. È necessario maneggiare il pesce con cura per ridurre lo stress e le lesioni. Questo porta i pescatori a migliorare le proprie competenze e a diventare più consapevoli dell’importanza della tutela degli ecosistemi acquatici.

Con questa pratica e con la nostra consapevolezza, la pesca sportiva non si riduce solo alla cattura del pesce, ma offre un’esperienza immersiva nella natura.

Consente ai pescatori di godere dell’attività senza dover necessariamente conservare il pesce. Questa pratica promuove l’idea che la pesca possa essere un modo per connettersi con l’ambiente e apprezzare la bellezza degli ecosistemi acquatici.

Come si pratica il corretto rilascio della preda?
Per garantire l’efficacia del catch and release, è importante seguire alcune linee guida:

  1. Utilizzare attrezzature e ami senza ardiglioni riduce il rischio di ferire il pesce. Canne da pesca e mulinelli appositamente progettati per il catch and release aiutano a ridurre lo stress e aumentare le probabilità di sopravvivenza del pesce catturato.
  2. Evitare di toccare le branchie o gli occhi del pesce e utilizzare pinze o guanti bagnati per rimuovere l’amo. Ridurre il tempo di esposizione all’aria e manipolare il pesce delicatamente aiuta a minimizzare lo stress.
  3. Se si intende misurare la dimensione del pesce, farlo con cura utilizzando strumenti di misurazione non dannosi. Evitare di estrarre il pesce dall’acqua per misurarlo e tenerlo a lungo in aria.
  4. Rilasciare il pesce nella sua acqua di origine, evitando lanci bruschi. Assicurarsi che il pesce sia in grado di nuotare e riprendersi prima di allontanarsi.

Pesca & Social
Per quanto riguarda l’utilizzo dei social per condividere la nostra passione per la pesca, ci sono tante diverse correnti di pensiero che a volte si scontrano tra loro. Se da un lato i social permettono di far arrivare le informazioni ad un grande numero di appassionati o persone potenzialmente interessate ad avvicinarsi alla pesca, dall’altro dobbiamo fare bene attenzione al messaggio che trasmettiamo.

Sui gruppi social, in particolare facebook, ma anche sulle pagine personali, vedo spesso pesci esibiti a mo’ di trofeo e fin qui niente di male. Dove però si sbaglia e quando si supera il limite massimo di catture consentito dalle norme e soprattutto mostrare pesci morti a terra, insanguinati o lesionati.
Non è difficile imbattersi in foto e video dove vediamo delle piccole stragi di pesci. Una cosa che fa male al settore e che porta avanti un’idea sbagliata del pescatore moderno attento e consapevole.

La pesca è un insieme di dettagli che fanno in modo di rendere questo sport una passione di cui non possiamo fare a meno e per tanti addirittura un life-style. Non è solo il passatempo della domenica quando non abbiamo altro da fare.

C’è da fare uno sforzo comune per cercare di portare avanti questa idea nuova del pescatore moderno attento, responsabile e rispettoso dell’ambiente e dei suoi abitanti. Soprattutto tramite le piattaforme social. Non ha niente a che fare con il discorso dell’animalista, perché sappiamo bene che la pratica della pesca va oltre questo concetto, ma abbiamo impiegato anni per scindere la figura del pescatore dal cacciatore e

dobbiamo insistere per mostrare sempre il meglio di noi, soprattutto verso le nuove generazioni di pescatori.

Personalmente trovo indispensabile il rilascio del pescato in acqua dolce (tranne i laghetti a pagamento dove i pesci sono allevati per il prelievo) e facoltativo per i pesci marini. Il catch and release è diventato una pratica cruciale nella pesca sportiva per preservare le specie ittiche e promuovere la sostenibilità degli ecosistemi acquatici. Questa pratica consente ai pescatori di godere dell’attività senza mettere a rischio la sopravvivenza delle specie. Attraverso l’adozione di linee guida responsabili, possiamo garantire un futuro sostenibile per la pesca sportiva, preservando la bellezza e la diversità dei nostri ambienti acquatici per le generazioni future.

Grazie a tutti per la lettura e come sempre un saluto a tutti gli amici di PLANESTPIN!

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