Aprile 20, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Black minnow, non l’hai ancora provato?

Oggi il mercato delle softbait offre tanti modelli, ideati per affrontare le differenti situazioni che possiamo incontrare nelle nostre uscite,

tra tutti, non possiamo fare a meno di conoscere il Black minnow della casa francese FIIISH.

Non ha rivoluzionato il mondo della pesca con la gomma, ma a questa creazione va riconosciuta una grande spinta, un’accelerata sulla conoscenza e sulla diffusione

delle esche siliconiche, dovuta alla popolarità sul panorama internet, ma soprattutto all’efficacia e all’ “apparente” semplicità di utilizzo.

Più che un’esca, si tratta di un sistema pescante realizzato da diversi componenti: la testina piombata, l’amo e il corpo siliconico.

Ne esistono di diverse dimensioni, pesi, misure e ovviamente colorazioni, ma in definitiva si tratta di una imitazione del pesce foraggio comune.

La particolare mescola morbida e il sistema di snodo che collega la testina all’amo, permette all’esca di muoversi in modo incredibilmente naturale e permetterà all’amo di fuoriuscire dall’esca al momento dello strike. Il corpo siliconico è realizzato in materiale biodegradabile, per cui se lo perdiamo in mare non corriamo il rischio di inquinare l’ambiente.

Il Black minnow ben si adatta alla ricerca dei predatori, sia in acqua dolce che in mare.

La particolarità è che pur trattandosi di esche siliconiche che necessitano di essere assemblate (innescate con amo e peso), sono state sviluppate con elementi sostituibili, intercambiabili, per soddisfare ogni tipo di impiego.
Ci sono modelli che nascono già pronti per un veloce utilizzo in pesca, ideali anche per chi non è ancora pratico di questa tipologia di imitazioni e rappresentano un valido primo passo per efficacia, in termini di catture e facilità di utilizzo.

La possibilità di scelta dei vari componenti in base ad elementi come corrente, forza del mare, spot di pesca, profondità e tipologia di predatore, la rende personalizzabile e capace di coprire le esigenze uniche dei nostri luoghi.

Sarà facile sostituire la grandezza di un peso (o di una testina), il tipo di amo o la misura e la colorazione delle codine intercambiabili, in modo da poterle sostituire anche in caso di deterioramento per l’utilizzo, per gli attacchi del predatore o per normale usura del componente.

 

Le caratteristiche principali del Black minnow sono: l’efficacia verso i predatori (la cattura), la facile sostituzione dei componenti, semplicità di utilizzo, possibilità di raggiungere le varie fasce di profondità, la reperibilità nei negozi.
Tutte queste doti, ne fanno un’esca da utilizzare quasi nella totalità delle situazioni di pesca che potremo mai affrontare. Proprio per questo molto copiata, infatti ne esistono innumerevoli cloni, che richiamano fedelmente il progetto originale ad un costo minore (un’occasione per l’utente finale, meno introiti per l’azienda francese).

Nonostante il peso sia concentrato principalmente nella testina, si lancia bene, si riesce a fare tanta distanza anche in condizioni di vento.

Al recupero esprime il meglio di se, con un nuoto sinuoso e molto realistico.

Analizzando nel dettaglio, notiamo un importante azione di rolling, accompagnato da un wobbling equilibrato, che deriva dalla presenza della coda paddle shad, mentre oppone resistenza all’acqua.
Possiamo spaziare dal recupero più semplice lineare, accompagnare con jerkate o stop & go, facendo scendere e salire la nostra esca alle varie batimetriche dove stazionano i predatori. Anche con un semplice recupero lineare ci sorprende notevolmente ed è molto apprezzato dai predatori, soprattutto la spigola, uno dei principali target.

Non ci sono limiti di utilizzo, a partire dall’acqua dolce, in fiume lago, ma anche ambienti lagunari, per poi passare alla scogliera, alla spiaggia e soprattutto alla pesca da natante, sia sotto costa che in mare aperto. Il Black minnow riesce a coprire una totalità di habitat differenti, ovunque ci sia acqua e un predatore in agguato.

Come solitamente accade in tutte le esche siliconiche, soprattutto quelle con questa consistenza molto morbida, si deteriora con l’utilizzo, soprattutto in relazione al numero di attacchi dei pesci, oltre che per l’utilizzo prolungato per molteplici lanci e recuperi.
Per i pescatori che non sono pratici di innesco dei siliconici, c’è da fare un po’ di prove per montare perfettamente il corpo siliconico sull’amo e sulla testina, esistono tanti tutorial in rete per non sbagliare, ma tutto si supera con un po’ di pratica e sicuramente riusciremo.

Un dettaglio molto importante: dopo aver innescato il siliconico sull’amo, è consigliato utilizzare una colla adatta per fissarlo e allinearlo alla testina, evitando che si crei della distanza tra loro, il che influirebbe negativamente sul corretto movimento in fase di nuoto.

In definitiva, il Black minnow è da provare perché ci dà modo di spaziare con la nostra fantasia nel personalizzarne l’utilizzo e ci sperimentare nuove tecniche di approccio negli stessi spot che solitamente frequentiamo.

Le misure disponibili partono dai 7 ai 20 cm, ogni taglia è abbinata ad una serie di testine piombate appositamente studiate per la situazione di pesca da affrontare, per cui troveremo: la shallow e la shore che sono le più utilizzate per il classico spinning con approccio light, per arrivare fino alle deep e extra deep per le tecniche da barca sulle grosse profondità a predatori di mole importante.

Le colorazioni disponibili sono la “ciliegina sulla torta”, ne esistono una quindicina, ognuna con caratteristiche tali da richiamare le diverse livree dei pesci esca presenti nei diversi habitat.
Qualità prezzo dall’elevato rapporto e all’occorrenza possiamo risparmiare qualcosina scegliendo un prodotto di concorrenza.

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