Ottobre 11, 2024

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Pesca in mare e acqua dolce

ITINERARIO PESCA LAZIO – Il Fiume Rapido (FR)

Il Rapido è un fiume della provincia di Frosinone. Ha origine dal Monte Santa Croce, nei pressi di San Biagio Saracinisco e, dopo aver percorso 37 km, confluisce a Cassino nel fiume Gari. Il suo nome è noto internazionalmente per la battaglia del fiume Rapido, sebbene questa si sia svolta in realtà sul fiume Gari.

Come arrivarci : Da Roma o da Napoli si esce al casello di Cassino dell’A1. Quindi si prosegue verso la cittadina e, dopo averla attraversata, ci si immette sulla statale 509 seguendo successivamente le indicazioni per Sant’Elia Fiumerapido. 

Proprio a Sant’Elia il Rapido risulta accessibilissimo e costeggiato da strade e stradine. Può valere la pena anche di risalire verso Valvori e seguire poi la strada per Vallerotonda che con un ponte attraversa il fiume in una zona a letto molto stretto, ma sicuramente interessante.

Descrizione del luogo : Quando ci troviamo a parlare con i pescatori del nord Italia proviamo sempre a spiegare che anche nel centro-sud ci sono tante acque da trote, spesso ben popolate. Non sempre riusciamo ad essere convincenti. Eppure basterebbe avere la voglia di fare un giro in tanti torrenti dell’Appennino centro-meridionale o delle isole per rendersi conto che esiste un mondo di salmonidi tutto da scoprire. Dove i pesci spesso sopravvivono a dispetto di gestioni non sempre ineccepibili, di forme di bracconaggio selvaggio e di un degrado che non risparmia le acque di nessun angolo del Paese. E le trote del centro-sud di solito sono più grosse, perché le acque non sono mai troppo fredde e le capacità di accrescimento si moltiplicano anche grazie alla ricchissima microfauna acquatica. La provincia di Frosinone, la più meridionale del Lazio, vanta corsi da trote di tutto rispetto, sia per l’ambiente, sia per la popolazione di salmonidi. Basta citare per tutti l’alto Aniene e il Fibreno. Tra le acque che scorrono in questa provincia vogliamo presentare il fiume Rapido, un corso d’acqua limpida che scende dal versante occidentale della catena delle Mainarde, quasi al confine con il Molise, per confluire nel fiume Gari, a valle di Cassino. Il Rapido, soprattutto nella zona di Sant’Elia Fiumerapido dove si snoda il nostro itinerario, non è bello. Le sponde sono state in parte canalizzate, la profondità è scarsa e l’acqua corre veloce interrotta da piccoli salti di tanto in tanto. Però è pescoso, di facile accesso, pulito e ricco di vegetazione acquatica e riparia. E questo può bastare per andarci a pescare.

Soprattutto se si pensa che da chissà dove (l’acqua è limpidissima e si contano i sassi del fondo) sbucano all’improvviso trote di taglia più che discreta. Insomma, è un itinerario interessante sotto il profilo delle catture e delle possibilità di pesca, un po’ meno sotto quello ambientale. A

nche se, infilandosi nel tratto a monte di Sant’Elia, ci si può trovare immersi in un corso più stretto, infrascato e meno popolato, ma più piacevole all’occhio. Da un punto di vista tecnico il Rapido si presenta limpidissimo, con fondali molto bassi e corrente veloce che tende a rallentare solo nei sotto sponda ricchi di vegetazione e a lato delle turbolenze che si formano in prossimità dei salti d’acqua. Dai ponti, dai quali le trote si vedono, ci si può fare un’idea chiara di dove stazionino le fario in caccia: lungo le rive con il muso rivolto verso la corrente.

L’errore che può fare quindi il principiante, soprattutto dove l’acqua scorre rapida ma uniforme, è quello di affacciarsi su una riva nel tentativo di sondare la corrente centrale. Più spesso di quanto si possa immaginare si vedrà qualche bel pesce schizzare via da sotto i nostri piedi. Le alternativa di avvicinamento diventano due a seconda della conformazione della zona di pesca. Dove il letto è più ampio e l’acqua maggiormente profonda si agisce dalla riva, a piede asciutto mantenendo una certa distanza dall’acqua. Si sonda così il sotto sponda dalla nostra parte, poi il centro del piccolo fiume e, infine, la sponda opposta. Nei punti in cui le sponde cementate e la strada sono alte sull’acqua si pesca da lì senza scendere nel letto fluviale.

Nel tratto alto, quello più stretto, è meglio risalire a gambe in acqua cercando di cogliere i pesci di sorpresa alle spalle. L’azione funziona, ma solo a patto che siamo i primi a passare.
La trasparenza dell’acqua e la presenza di molti insetti acquatici rendono il Rapido un itinerario interessante anche per il pescatore a mosca il quale però incontrerà grosse difficoltà, a causa della corrente veloce e della ristrettezza del letto, a posare la mosca nei punti dove bollano le trote. I più bravi, comunque, possono trovare pane per i loro denti. Insomma, il Rapido, nella zona di Sant’Elia, è un itinerario nel quale ci si può divertire. Senza troppa fatica né di accesso, né di risalita.

Pesci presenti : Trote

Permessi : Il fiume Rapido, dalle sorgenti fino alle porte di Cassino (ponte della strada per San Pasquale) e’ classificato dalla Provincia di Frosinone “Zona di pesca controllata”. Per pescare, oltre alla licenza, occorre il libretto provinciale che può essere ritirato presso la Provincia di Frosinone oppure alla Fipsas di Frosinone. Chiedere anche il regolamento particolare( giorni di pesca , misure etc. ), onde evitare brutte sorprese o viaggi a vuoto.

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