Aprile 28, 2024

Planetspin

Pesca in mare e acqua dolce

Trout Area: a pesca con Lollo, tecnica MICROSPOON, come, quando e perchè

Parliamo di microspoon nella tecnica della trout area con Lollo Lorenzo Arenare

Abbiamo già avuto modo di conoscere Lorenzo Arenare (Lollo) in un precedente articolo e vista la sua grande competenza in materia, “approfittiamo” della sua disponibilità per svelare a noi di planetspin, alcuni piccoli segreti di questa affascinante disciplina.

Oggi diamo qualche informazione in merito alla tecnica del microspoon, capiamo come, quando e perché utilizzarla durante le fasi di pesca, che sia in libera o in competizione.

Partiamo con le domande: raccontaci innanzitutto che cos’è il microspoon?

Il micro è un’esca per me molto efficace e redditizia, che come già fa intuire la parola, si tratta di uno spoon molto piccolo,

per intenderci, si parte dal peso di 1gr a scendere. In base a diverse condizioni di pesca, possiamo optare per modelli da  0,7 – 0,9 grammi, magari per fare distanza. Invece per altre condizioni, possiamo optare per modelli più leggeri, anche 0,5 – 0,7 grammi.

Quando e come lo useresti?

Io in genere lo uso nelle fasi di gara centrali e quelle finali, in sostanza quando le trote diventano apatiche e stazionano nella fascia d’acqua medio alta.

Invece per quanto riguarda il movimento, il microspoon non è affatto facile da muovere, ci sono tante variabili da poter combinare come ad esempio il recupero e l’inclinazione della canna. Il recupero può essere molto lento come abbastanza sostenuto.

La canna può essere usata con la punta bassa, media o alta, in mezzo a tutte queste combinazioni possiamo anche aggiungere al classico recupero lineare qualche “jerkatina”. Questo per far sbandare lo spoon ed emettere più vibrazioni, in modo da invogliare la trota ad attaccare l’esca.

Quali sono gli spoon che tu usi con maggiore efficacia?
Quelli che uso per la maggiore sono i Rodio Craft Jekill 0.7gr/0.9gr, BF 0.5gr/0.9gr e i Noa 0.6gr/0.7gr.

E le colorazioni?
In merito alle colorazioni degli spoon in generale, si potrebbe aprire un discorso molto lungo e complesso, ma per dare delle indicazioni generiche, partiamo in gara con i primi turni dove monteremo colori accesi (ma non con microspoon). A seguire, quando decideremo di pescare a micro,

i colori bianco, nero, blu, verde, sono quelli che possono andare bene sempre.

In determinate condizioni invece, colori cangianti, glitterati, specchiati ,oro o argento, sono quelli che funzionano di più durante le variazioni di luce dovuta dalla presenza o meno del sole.

Quali caratteristiche deve avere una canna da microspoon?
Allora, io utilizzo due tipologie di canne con azioni opposte, cioè una canna molto rapida per gli attacchi veloci in modo da farle rimanere subito attaccate senza dargli il tempo di sbarazzarsi dell’esca.

L’altra invece è una canna molto morbida e progressiva con la vetta solid (piena) che mi aiuta sulle mangiate lente. In questo modo la trota, quando prende l’esca, non avverte nessuna resistenza da parte della canna e quando arriva a sentirla ormai è troppo tardi per lei.

Per dare dei riferimenti in merito ai modelli che uso, per la prima tipologia, la Rodio Craft 999.9 Maister Yellow Wolf 622L cioè una canna molto rapida per gli attacchi veloci. Come canna per la seconda tipologia di caratteristiche, la Tailwalk Taki TZ TS 59 Limited, una canna molto morbida e progressiva con la vetta solid.

Invece il filo?
Per il microspoon uso prevalentemente ester di piccoli diametri, (indicativamente Rodio Craft RC Master ester #0.3 o #0.25) la scelta va fatta in base alla taglia delle trote, mentre come finale utilizzo il fluorocarbon diametro 0.10 mm o 0.12 mm.

Infine Lollo, insegna qualche piccolo segreto a noi di PLANETSPIN!!!
…Ora però vuoi sapere un po’ troppo eh 🤣🤣… Mmmmm vediamo… dai una cosa posso svelarvela,

usate snap di piccole dimensioni ma con l’occhiello largo e panciuto.

Questo è molto importante perché fa muovere l’esca liberamente altrimenti potrebbe andare in “stallo”, e mi raccomando, attenzione agli ami… Ora basta, abbiamo già svelato anche troppo 😉!

In conclusione non ci resta che ringraziare Lollo (Lorenzo Arenare) per la sua disponibilità e vi diamo appuntamento al prossimo approfondimento sulla trout area qui su PLANETSPIN! Un saluto a tutti gli amici.

 

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